A 80 anni la maggior parte delle persone pensa che la propria vita sia ormai finita (ammesso certamente che a quell’età si sia arrivati). Figuriamoci coltivare dei sogni…|
Per l’idea “matta” di inseguire i sogni ti fanno sentire vecchio decrepito già a 25 anni. A quell’età dovresti ormai aver “messo la testa a posto“, esserti “trovato un buon posto di lavoro” e “cominciare a sistemarti“.
Salvo poi naturalmente incozzare con tutti i problemi che questa mentalità comporta nell’affrontare il mondo del lavoro di oggi che niente ha a che fare con quello di dieci, venti o cinquant’anni fa.
Ma tant’è e torniamo ai sogni.
Se è irrealistico e da ingenui pensare ai sogni a 25 anni, cosa dovremmo fare a 80? Più che giocare a briscola coi compagni di ospizio, più che aspettare la telefonata di quegli ingrati di figli che non si fanno mai vivi, più che aspettare tristemente di “passare” rimpiangendo il passato, cos’altro vuoi fare…
Ma grazie al cielo esistono persone che fanno a pieno titolo parte del nostro movimento #IoNonMiAccontento, persone che con il loro esempio ci ricordano implacabilmente che i limiti sono solo nella nostra testa!
Per merito del genio di Vladimir Yakovlev, che ha viaggiato per il mondo in cerca di persone che coltivano hobby estremi in tarda età, è nata una strepitosa rassegna di fotografie dal nome “The Age Of Happiness”, l’età della felicità, che punta a cambiare la nostra percezione sulla vita dopo la pensione. E, non so tu cosa ne pensi (dì pure la tua nei commenti!), ma a me un bel colpo alla mia idea di “vecchiaia” l’hanno data alla grande!
Eccoli dunque akcuni di questi “eroi senza età”.
Yvonne Dole, 89 anni, due gambe che io neanche a metà dei suoi anni me le sogno e tuttora partecipa alle gare di pattinaggio sul ghiaccio, inseparabile dai suoi pattini.
“Ho avuto un incidente stradale quando aveva 80 anni, con una conseguente grave commozione cerebrale. I medici mi avevano detto che era chiaramente arrivata ora di appendere i pattini al chiodo.
Io non ci ho creduto :D.
Oggi continuo a partecipare alle gare e quando sono di cattivo umore guardo i miei coetanei con i loro inalatori di ossigeno, metto su i pattini e sorrido”.
Medaglia al merito #IoNonMiAccontento, assicurata!
Ruth Flosers, 73 anni, è diventata DJ dopo aver perso il marito al quale era legata da 40 anni.
A 68 anni ha deciso che era il momento di vivere il suo sogno di fare la DJ. Oggi è richiestissima: negli ultimi due anni è salita in consolle 80 volte, in vari club di Londra, Ibiza, Parigi, New York, Los Angeles e Tokyo.
Grandissima!
Greta Pontarelli a 63 anni ha deciso che avrebbe combattuto l’osteoporosi a suon di pole-dance, non certo con le pillole che i medici le dicevano fossero l’unica soluzione.
Il video parla da sè :O